TERMOABLAZIONE CON ENERGIA LASER
Il termine LASER origina da “light amplification by stimulated emission of radiation” e si riferisce ad un processo di amplificazione della luce basato sull’emissione stimolata di una radiazione elettromagnetica. Attraverso il laser è possibile ottenere un fascio luminoso molto intenso e collimato, dotato di elevata coerenza (i fotoni risultano essere tutti in fase in uno stesso momento), monocromaticità (con identica lunghezza d’onda). Grazie a queste caratteristiche fisiche è possibile ottenere fasci luminosi ad alta intensità che possano essere emessi attraverso sottilissime fibre ottiche, con lunghezze d’onda adeguate all’interazione coi diversi tessuti biologici.
Nella termoablazione con laser, l’interazione tra la luce emessa e il tessuto determina l’assorbimento di energia e l’incremento della temperatura con conseguente distruzione cellulare. In ambito clinico le applicazioni del laser avvengono all'interno di un ben determinato intervallo di lunghezze d'onda, detta 'finestra terapeutica', nelle quali la luce ha una buona penetrazione nei tessuti. La luce prodotta da un laser con lunghezza d'onda di 1064 nm rappresenta un compromesso ideale tra penetrazione in profondità, e un sufficiente assorbimento tissutale.
Con il laser, rispetto ad altri metodi di termoablazione, è possibile depositare una quantità di energia estremamente precisa in una regione ben definita. Con questa metodica è quindi possibile indurre ablazioni di dimensioni estremamente ben definite. Inoltre, poiché è possibile utilizzare fibre ottiche di piccolissime dimensioni, al momento attuale i dispositivi laser sono i più piccoli disponibili in commercio per eseguire trattamenti di termoablazione, con il vantaggio di limitare al massimo l’invasività per il paziente. Applicand
o multiple fibre, è inoltre possibile eseguire termoablazioni anche di ampie dimensioni
L’energia laser è stata utilizzata con successo per eseguire trattamenti di termoablazione dei noduli tiroidei, termoablazione dei tumori del fegato (epatocarcinomi e metastasi epatiche), termoablazione dei tumori del rene, di adenomi e tumori prostatici e termoablazione dei tumori del polmone. La termoablazione laser, grazie alla sua versatilità e precisione, permette di adattarsi facilmente al volume e alla forma del tumore. È adatta al trattamento sia di tumori di piccole dimensioni (inferiori a 1 cm) che di lesioni di grandi dimensioni limitando al massimo l’invasività del trattamento. Viene spesso utilizzata come metodica di prima scelta per il trattamento dei noduli tiroidei e alle volte applicata per il trattamento delle metastasi linfonodali da tumore della tiroide.